Il diluvio universale che a partire da mezzogiorno si abbatte con inaudita violenza su Firenze e dintorni, non promette nulla di buono. Il timore che il sintetico del Velodromo delle Cascine non regga la gran quantità d’acqua che scende dal cielo è grande ed altrettanto lo è il timore che la gara fra Club Sportivo e Malmantile non venga disputata. Nessuno, insomma, può prevedere che questo tremendo temporale rappresenti il presagio di quello amaranto che di lì a poco si abbatterà sui biancorossi padroni di casa. Men che meno il vostro cronista che giunto con largo anticipo in Via Del Fosso Macinante si trova costretto a riparare sotto la tettoia del bar che si trova all’interno dello storico impianto fiorentino per assistere poi non senza un pizzico di preoccupazione, al rapido formarsi di un vero e proprio laghetto che impedisce qualsiasi tipo di spostamento. Solo un leggero miglioramento delle condizioni meteorologiche ci consente finalmente di prendere posto in tribuna e di osservare che non solo il vecchio sintetico ha tenuto botta ma che le due squadre, agli ordini di un Rizzo sulla cui testa, oltre che la pioggia, si abbatteranno alla fine anche le feroci contestazioni da parte dei sostenitori biancorossi, danno regolarmente il via alla contesa. Quella con i ragazzi id Pippo Borghini è una sfida di non semplice interpretazione per la capolista Malmantile. Il “Mago di Arma di Taggia” Michele Massimillo, costretto a fare a meno dell’acciaccato grande ex di turno Ceccantini e del regista Serboli (costretto a partire dalla panchina) è chiamato, al fine di superare un duro esame di maturità, a compiere un autentico capolavoro tattico. Ecco, dunque, che la compagine amaranto si schiera con la difesa a tre composta dall’altro attesissimo ex di giornata Tofani, da capitan Giulio Zingoni e dal rientrante Benelli i quali sono costretti a prodigarsi in un massacrante doppio lavoro; rintuzzare gli attacchi portati dalla pericolosissima accoppiata offensiva biancorossa formata da Cariulo e dall’ex lastrigiano Fontani e di conseguenza, dare maggior sicurezza ad un Fabio Dini che nonostante sia chiamato a sostituire un autentico pilastro qual è Lorenzo Nozzoli, ha dato ampia dimostrazione di sapersela cavare con grande autorevolezza. Nell’inedita linea mediana a cinque, spicca l’esordio stagionale del giovane classe ’98 Andrea Manetti che avvalendosi del supporto fornitogli dai compagni Burgnich, Rossi e Vernich, non patisce l’emozione della “prima” interpretando in maniera ordinata il proprio ruolo di esterno. A Bandinelli tocca l’arduo compito di vestire i panni del “vice Serboli”. L’inventiva certo non gli manca ma non è facile trovar varchi nell’altrettanto solida e munitissima mediana biancorossa che nella prima fase del match, non solo tiene molto bene il campo ma a sua volta crea qualche grattacapo alla retroguardia ospite. Nulla, insomma, lascerebbe pensare che questa equilibratissima partita possa terminare in goleada. Il “dieci” amaranto, però, dimostra subito di possedere la giusta ispirazione e all’11’ è proprio lui a presentarsi a tu per tu con Mazzuoli ed a farsi ipnotizzare dall’ex estremo difensore del Casellina che chiudendogli ottimamente lo spazio in uscita, lo costringe a sparargli il pallone addosso. Nulla può fare, però, il portiere biancorosso sette minuti più tardi quando lo stesso Bandinelli taglia direttamente verso la porta biancorossa una punizione dalla sinistra. La beffarda traiettoria disegnata dal suo piede non trova la deviazione di nessun compagno ma risulta comunque talmente precisa ed efficace da far terminare il pallone alle spalle del numero uno gigliato. La reazione dei ragazzi di Pippo Borghini è veemente ed incisiva. Peccato che il tecnico ex Audace Legnaia sia costretto ad apprezzarla dalla tribuna. Al 20’, infatti, Rizzo lo caccia dal campo per proteste. Una tegola non da poco per il vulcanico tecnico di casa che rientrava dopo aver scontato un’altra squalifica rimediata qualche settimana fa. Al 24’ il suo Club fa davvero paura ed occorre il miglior Dini per dire di no ad una precisa zuccata dalla media distanza proposta da Fontani che saltando più in alto di tutti, riesce a correggere a rete una preziosa traiettoria su palla inattiva ottimamente disegnata dalla trequarti dal piede vellutato di Sarri. La seconda parte del primo tempo scorre via sul filo dell’equilibrio. Peccato che negli ultimi minuti di gioco, i ragazzi di Borghini decidano di farsi male da soli. Al 38’ Cariulo compie un gesto a dir poco sconsiderato caricando Dini che nel frattempo aveva recuperato la sfera e spingendolo a terra. Il compagno di reparto Fontani lo redarguisce ma così facendo finisce sotto la lente d’ingrandimento del direttore di gara che intercettando qualche parola di troppo pronunciata dal numero nove biancorosso, estrae nei suoi confronti il cartellino rosso costringendo così il Club a giocare per più di un tempo in inferiorità numerica. Non sembrano però patire più del dovuto questo handicap i padroni di casa che al 42’, al culmine di un’ottima trama di gioco, vanno nuovamente vicini al pareggio. Stavolta Cariulo fa tutto bene lavorando un buon pallone al limite dell’area avversaria e smistandolo sulla destra, dove, nel frattempo, è salto a supporto dell’azione offensiva l’intraprendente Mattia Pollini. Dopo aver agganciato la sfera, il numero otto del Club prova la conclusione dal limite costringendo ancora agli straordinari un ottimo Dini che volando in tuffo sulla propria destra, toglie la palla dallo specchio della porta. L’autentica chiave di volta del match, quella che ne cambia per sempre i destini, si materializza nei primissimi secondi della ripresa. Nonostante l’inferiorità numerica, la compagine di Borghini si getta subito in avanti alla ricerca del pareggio e dopo appena un minuto di gioco, Bercigli è bravissimo a sgusciar via sul settore destro del proprio attacco, entrare in area e costringere Rossi ad intervenire irregolarmente su di lui. Per Rizzo non ci sono dubbi; è calcio di rigore. Un’occasione da non fallire della quale s’incarica un autentico specialista del dischetto qual è Cosimo Cariulo. Il numero undici del Club opta, però, per la soluzione di potenza; scelta sempre azzardata e che spesso si rivela infelice ed infruttuosa. La palla, infatti, prende la via dei cieli graziando Dini ed un Malmantile che già pensava a come riorganizzarsi al meglio per provare a tornare in vantaggio. Scampato il pericolo, la capolista inizia a proporre il proprio buon gioco dando la possibilità a Michele Massimillo di portare a termine il proprio capolavoro tattico grazie all’inserimento di Serboli. Anche se non nelle migliori condizioni do forma, il talentuoso regista amaranto illumina il piovoso pomeriggio novembrino. Ed è proprio una stupenda ripartenza da manuale imbastita dalla formazione ospite a portare il Malmantile sul due a zero. Scatta sul cronometro il 54’ quando Malpici da il “là” al contropiede innescando sulla destra Maurello che dopo essere andato via in velocità al diretto avversario ed esser giunto al limite dell’area, taglia verso il centro un preciso suggerimento rasoterra che l’accorrente Burgnich raccoglie per poi piazzare alle spalle di Mazzuoli la rasoiata vincente. Sono, poi, le grandi giocate di Serboli a chiudere definitamente i conti e ad affossare le residue speranze di rimonta biancorossa. Al 59’ è a dir poco magnifica la traiettoria su calcio piazzato dalla destra proposta dal numero sedici amaranto; un concentrato di bellezza e precisione che va a togliere le ragnatele dal “sette” della porta vanamente difesa nell’occasione da un incolpevole Mazzuoli. Lo stesso Serboli si ripete sette minuti più tardi quando, sempre partendo da destra, si presenta al limite dell’area per poi indirizzare verso la porta di Mazzuoli una stupenda conclusione che non lascia scampo al numero uno biancorosso. Così com’era accaduto nella seconda parte della ripresa, si surriscaldano gli animi sul terreno di gioco. Stavolta, a farne le spese, è Bercigli che viene espulso assieme ad un altro componente della panchina gigliata. La strada vero il trionfo amaranto è ormai spianata e al 73’ ci pensa Maurello a percorrerla a tutta velocità. Ottimamente innescato da un preciso suggerimento in verticale, il numero nove ospite s’invola verso i sedici metri avversari e dopo aver saltato di slancio anche Mazzuoli in uscita, deposita in fondo alla rete ormai incustodita il pallone che vale la cinquina. Il Malmantile gestisce con calma l’ultimo quarto d’ora di gioco badando soprattutto a far girar palla nell’intento di disegnare precise manovre nella zona centrale del campo. Generosa ed assai apprezzabile è, negli ultimi minuti di gioco, la voglia di lottare messa sul proprio piatto della bilancia dagli uomini di Borghini. Onorano fino in fondo l’impegno i ragazzi del Club andando pericolosamente alla conclusione all’86’ grazie ad Incerti che dopo essere andato via in dribbling lungo il fronte sinistro del proprio attacco, entra in area indirizzando a rete un pericoloso pallone al quale si oppone, però, ancora una volta da campione un insuperabile Fabio Dini che abbassando definitivamente la saracinesca, nega al Club anche la soddisfazione del punto della bandiera e mette il definitivo sigillo su una prestazione in crescendo da parte del Malmantile. Grazie al sesto successo su otto incontri sin qui disputati, la banda di Massimillo continua a veleggiare da sola in vetta alla classifica tallonata, però, da una Giovanile Sextum che pare intenzionata a non mollare la presa. Dopo la sconfitta subita sul terreno del Daytona, il secondo stop consecutivo subito ad opera di una formazione di vertice ridimensiona almeno momentaneamente le ambizioni d’alta classifica di un Club chiamato a riordinare le idee ed a ripartire di slancio fin dal prossimo turno che lo vedrà impegnato sul difficile campo di Castelfranco di Sotto.
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C. S. FIRENZE | 0 – 5 | MALMANTILE |
Mazzuoli | 1 | Dini |
Logi | 2 | Zingoni |
Pollini Lorenzo | 3 | Manetti |
Incerti | 4 | Burgnich |
Chiaverini | 5 | Tofani |
Pinzuti | 6 | Benelli |
Sarri | 7 | Malpici |
Pollini Mattia | 8 | Rossi |
Fontani | 9 | Maurello |
10 | Bandinelli | |
Cariulo | 11 | Vernich |
Marinai Matteo | 12 | Nozzoli |
Pascoli | 13 | Pucci |
Messina | 14 | Turu |
Mori | 15 | Milazzotto |
Zuffanelli | 16 | Serboli |
Marinai Niccolò | 17 | Fanfani |
Ramalli | 18 | Rialti |
19 | ||
Bercigli | 20 | |
Filippo Borghini | All.: | Michelangelo Massimillo |
ARBITRO: Rizzo di Prato | ||
RETI: 18’ Bandinelli, 54’ Burgnich, 59’ e 66’ Serboli, 73’ Maurello | ||
ESPULSI: Fontani al 39’ e Bercigli al 67’, entrambi per proteste. |