Ieri Lorenzo Vivarelli, oggi Dimitri Baroni. Al Lebowski cambia la guida tecnica ma restano però immutati gli obbiettivi che a inizio stagione si è prefissata la società grigio nera. Smaltita la cocente delusione lasciata in dote dalla sconfitta nello spareggio disputato al termine della scorsa stagione sul sintetico del “Gino Bozzi” che ha riaperto le porte del campionato regionale al Firenze Ovest, una rinnovata ma sempre altamente competitiva compagine fiorentina, dopo essersi rimboccata le maniche, ha ripreso la caccia a quel biglietto sfuggitole d’un soffio pochi mesi fa. E se il buongiorno si vede dal mattino, anche in questa stagione i ragazzi guidati da mister Baroni sembrano avere tutte le carte in regola per ben figurare. Al cospetto di una formazione tecnicamente ben equipaggiata in ogni reparto, ben poco ha potuto fare il generoso Malmantile di Francesco Carota che però, al termine dei novanta minuti, seppur sconfitto in maniera piuttosto pesante, è uscito dal bellissimo sintetico del “Nesi” a testa alta. Nonostante abbia dovuto fare i conti con una rosa fortemente rimaneggiata, il tecnico amaranto è stato bravo ad apportare, nella ripresa, quei correttivi tattici che hanno permesso alla sua formazione non solo di tenere il passo di una delle squadre meglio attrezzate del girone ma anche di trovare per ben due volte la via della rete. Netta e convincente è stata, però, alla fine l’affermazione grigio nera. Un successo mai in discussione frutto di una buona disposizione in campo e di alcune ottime individualità ma venuto al termine di un match durante il quale i padroni di casa hanno mostrato due facce ben distinte della stessa maglia Nella prima frazione di gara, nonostante tenga costantemente in pugno, in virtù di un possesso palla che sfiora percentuali “bulgare”, le redini del gioco, la squadra di Baroni fatica a cambiare passo. Certo; un Malmantile arroccato a difesa dei propri sedici metri rende sicuramente più difficile il compito sia ai centrocampisti avversari in fase d’impostazione, sia agli attaccanti in fase conclusiva. E’ altrettanto vero, però, che il motore dei centrocampisti grigio neri gira a bassi regimi rendendo molto più agevole il compito degli amaranto in fase di contenimento. Pur non riuscendo quasi mai a varcare la linea di metà campo, insomma, i ragazzi di Carota, interpretando la gara in maniera grintosa e concentrata, chiudono agli avversari qualsiasi linea di passaggio. Ne è una tangibile testimonianza, ad esempio, la prova offerta da Francesco Romanelli che di “professione” farebbe l’attaccante e che invece, nella circostanza, se la cava egregiamente anche nel ruolo di difensore aggiunto. Del resto, sul fronte opposto, sono molte le armi a disposizione di mister Baroni. C’è la buona tecnica, nel cuore della mediana, di Murras; c’è l’ottimo lavoro svolto in cabina di regia da Rocchini; ci sono i frequenti sganciamenti sulle corsie esterne di Lanfranchi e Russo e c’è, soprattutto, il gran movimento operato su tutto il fronte d’attacco dal guizzante e sempre imprevedibile Piccioli. Nonostante le assenze, però, se la cava benissimo in chiusura la muraglia malmantilese formata da Alessio Manetti, Nicastro, Brandani e Anciello i quali limitano la costante pressione esercitata dalle linee avanzate avversarie. Sonni molto più tranquilli, invece, dorme sul fronte opposto della barricata il quartetto arretrato grigio nero composto dagli esterni Paoli e Valgimigli e dai centrali Pacifico e Zambon che avvalendosi anche del solido supporto offerto nel cuore della mediana da Lambardi, disinnesca senza troppo affanno le rare puntate offensive amaranto orchestrate da Taddeucci e Tommaso Manetti. Solo sporadicamente, infatti, la compagine di Carota prova a far rifiatare la propria linea difensiva attraverso lunghi rilanci in profondità che trovano però un evanescente Laus sempre chiuso nella gabbia predisposta attorno a lui dai difensori avversari. Si snoda, però, piuttosto lenta e prevedibile la manovra disegnata dai padroni di casa e nella prima fase del match, si contano sulle dita di una mano le potenziali occasioni da gol. All’altezza del quarto d’ora, prima ci prova Rocchini che dopo aver agganciato nel cuore dell’area amaranto un pallone proveniente da un piazzato ben scodellato dalla trequarti destra, non trova la porta da ottima posizione. Poi tocca all’ex Rignanese Murras provare a cambiar marcia scendendo sul settore di sinistra ma anche lui, giunto a tu per tu con Chiarelle, manca di poco il bersaglio. Al 29′, poi, ci pensa un “rivedibile” Cavaliere a far arrabbiare (a giusta ragione…) giocatori e sostenitori di casa. Dopo essere sgusciato in area dal settore di sinistra ed essere entrato in contatto con un difensore, Piccioli scivola sul piede d’appoggio cadendo pesantemente a terra e restando anche leggermente infortunato. L’arbitro interrompe il gioco e dopo essersi avvicinato al centrattacco grigio nero rimasto dolorante a terra, gli sventola in faccia un cartellino giallo ravvisando una simulazione che definire “presunta” sarebbe addirittura riduttivo. Oltre al leggero danno, dunque, anche la beffa per il numero nove del Lebowski che dopo essere rimasto fuori per ricevere le cure del caso, riprende regolarmente il proprio posto sul rettangolo di gioco. Al 32′, sugli sviluppi di un corner da sinistra ben calciato da Valgimigli, una corta respinta della difesa malmantilese entra nella disponibilità dell’accorrente Russo che dopo aver raccolto la sfera, tenta di piazzare fra i pali difesi da Chiarelle una velenosa rasoiata sulla quale però l’estremo difensore amaranto è bravo a replicare distendendosi in tuffo sulla propria destra ed allungandone la traiettoria oltre la linea di fondo. Il vantaggio dei padroni di casa giunge in maniera improvvisa, anche se non troppo inattesa visto l’andamento della gara, allo scoccare del minuto numero trentaquattro. E visto che i ragazzi di Baroni, almeno fino a questo momento, hanno fatto fatica ad incunearsi nelle maglie della difesa del Malmantile, tocca a “Jack” Rocchini tirar fuori dal cilindro il classico coniglio, indovinando una beffarda conclusione dalla distanza, con la palla che spiove sotto porta insaccandosi a fil di traversa. Il gol sembra finalmente spianare la strada verso il successo ai ragazzi di Baroni che difatti trovano il raddoppio dopo appena cinque minuti. E’ ancora un intraprendente Valgimigli ad affondare con decisione lungo la corsia di sinistra, giungere nei pressi della linea di fondo e tagliare verso il centro dell’area un bel traversone rasoterra che Piccioli prima aggancia anticipando i difensori e poi gira a rete dalla media distanza trovando però sulla propria strada l’opposizione da parte di un difensore che respinge con il corpo. Il primo ad approfittare del rimpallo è l’accorrente Murras al quale non non resta altro da fare che tradurre in rete il più classico dei tap in vincenti. Nonostante il doppio vantaggio e l’andamento del match possano rassicurarlo circa il suo esito finale, mister Baroni non sembra soddisfatto dalla prestazione fornita dalla sua squadra nel primo tempo. Ne sono testimonianza un paio di azzeccatissimi cambi che nella ripresa conferiscono velocità e maggior pericolosità alla manovra offensiva grigio nera. L’inserimento di Calonaci nel ruolo di esterno offensivo di sinistra e di Mediolani a far coppia là davanti con Piccioli, contribuiscono infatti in maniera determinante a cambiare il volto del Lebowski e dopo appena un minuto dal fischio d’inizio del secondo tempo, è proprio l’attaccante di scuola Sporting Arno e di provenienza Galluzzo ed Impruneta Tavarnuzze a girare in rete di testa da due passi un bel suggerimento dalla sinistra di Piccioli. Al 52′ lo stesso Mediolani si rende protagonista di un bel gesto di sportività che gli fa guadagnare i più che meritati applausi da parte del pubblico. Dopo essere entrato in rotta di collisione con il portiere amaranto Chiarelle nel tentativo di contendergli un pallone vagante in area, rendendosi conto che l’avversario è rimasto a terra infortunato, pur ritrovandosi in possesso della sfera nel cuore dei sedici metri malmantilesi, il numero sedici grigio nero, invece di concludere verso la porta rimasta incustodita, decide di fermare il gioco spedendo il pallone in fallo laterale. Davvero un bel gesto, questo, che fa onore al ragazzo ma anche ad una società che oltre al raggiungimento dei risultati sul campo, da sempre porta in giro sui campi della Toscana un bell’esempio di rispetto e correttezza nei confronti del quale non si deve far altro che applaudire e togliersi tanto di cappello. Bastano, però, pochi minuti per rendersi conto che anche alcune correzioni operate in corso d’opera da Carota permettono al Malmantile di uscire dal guscio. Al 58′ è infatti Romanelli a sganciarsi in profondità sulla sinistra ed a provare una conclusione dalla media distanza sulla quale Caporali è chiamato per la prima volta ad un’impegnativa deviazione all’altezza del primo palo. Il Malmantile vive adesso un buon momento e al 63′ un fallo di mano commesso in fase di ripiegamento da Mediolani al limite della propria area di rigore, origina un calcio piazzato leggermente decentrato a sinistra che Taddeucci scodella con precisione nel cuore dei sedici metri avversari. Una difesa grigio nera nell’occasione un po’ lenta in chiusura si fa beffare dal puntuale inserimento offensivo operato dal neo entrato Meoni che saltando più in alto di tutti, supera Caporali grazie ad una precisa incornata. Veemente, furibonda, rapida e carica di occasioni è la repentina reazione da parte dei ragazzi di Baroni che tornando a cingere d’assedio l’area amaranto, creano palle gol a ripetizione. Al 65′ Chiarelle è bravissimo a chiudere una prima volta la porta in faccia ad uno scatenato Piccioli che ci riprova qualche minuto più tardi (69′) con una rasoiata sulla quale un Chiarelle non impeccabile nella circostanza, si lascia sfuggire un pallone che è respinto dal montante di sinistra della porta amaranto. In mezzo a queste due occasioni (67′) è una caparbia azione di sfondamento operata da Rocchini a creare scompiglio nel cuore della retroguardia malmantilese. Il numero dieci si fa largo al limite dell’area e al culmine di una manovra avvolgente e ficcante, serve sul filo del fuorigioco il neo entrato Catolfi. Il numero venti di casa si presenta a tu per tu con Chiarelle ma la sua potente battuta in diagonale, si perde di poco a lato del palo di destra. Al 71′ la potentissima onda di tsunami grigio nera ha finalmente la meglio sulla generosa difesa amaranto. E’ Calonaci a scappar via sulla sinistra e poi a fornire al ben appostato Mediolani un morbido traversone che il numero sedici di casa traduce in rete da due passi grazie ad un comodo tocco di tesa. Due minuti più tardi, una caparbia azione di sfondamento per vie centrali operata da Rocchini, rischia nuovamente di far saltare il banco. Il numero dieci di casa è bravissimo a mettersi in proprio, sgusciare fra le maglie della difesa centrale malmantilese e vincere un doppio rimpallo che si trasforma in un assist al bacio per il solito incontenibile Mediolani. Stavolta, però, l’ex galluzzino si ritrova di fronte il solido muro eretto a difesa dei propri pali da Chiarelle che prima è bravissimo a chiudergli la porta in faccia e poi, grazie anche alla collaborazione fornitagli da un compagno di reparto, si salva anche sul successivo tentativo di ribattuta a rete proposto da Piccioli. Il generoso cuore amaranto, però, non smette di battere e al 76′, sugli sviluppi di un lungo rilancio in profondità, Romanelli raccoglie un pallone sul settore di sinistra, avanza lungo la linea del fallo laterale e giunto al limite dell’area, effettua un traversone che la difesa centrale grigio nera contiene ancora con un certo affanno riuscendo solo a respingere il pallone. L’accorrente Meoni è lesto ad approfittare dell’occasione e dopo esserne entrato in possesso, scaglia verso i pali difesi da Caporali un autentico missile terra-aria che insaccandosi con precisione sotto la traversa, viola per la seconda volta la rete avversaria. E’ sempre viva, dunque, la compagine di Carota. Se ne rende ben conto quella di Baroni che si riporta in avanti andando nuovamente vicina al gol al 79′ grazie ad una gran girata volante di Piccioli che termina di pochissimo a lato alla sinistra di Chiarelle. Nonostante provino a rimanere in partita, gli amaranto non riescono più, negli ultimi minuti, a spingersi in avanti con continuità. Il Lebowski chiude, così, in attacco e all’88’ l’ennesima ficcante percussione sulla sinistra di Calonaci è fermata fallosamente in area dall’intervento di Fraschini che mettendo a terra il diretto avversario, fa guadagnare al Lebowski un rigore che Piccioli trasforma con freddezza. Il trionfo grigio nero è suggellato dall’ultima grande occasione del match che i ragazzi di Baroni creano proprio nei minuti di recupero quando una profonda incursione sulla destra da parte di Zambon, culmina con un preciso traversone effettuato dal numero sei che Catolfi prova a tradurre in gol con una spettacolare deviazione volante dalla media distanza. La palla termina, però, di poco sul fondo e il triplice fischio di Cavaliere pone il sigillo su un successo sì meritato ma che ha anche evidenziato un pizzico di discontinuità nella prestazione offerta dalla formazione fiorentina. Era oggettivamene difficile pensare che questa, per il Malmantile, potesse essere l’occasione buona per conquistare i primi punti in classifica. I più che positivi segnali di risveglio che nel secondo tempo hanno permesso agli amaranto di realizzare due bellissimi gol e la generosità dimostrata, rappresentano qualcosa di più che una speranza in vista della prossima trasferta che vedrà il Malmantile impegnato sul terreno dell’Aurora Montaione. Riusciranno i ragazzi di Carota finalmente a sbloccarsi ed a “vendicare” l’eliminazione dalla Coppa Toscana della Prima Squadra sancita dalla sconfitta casalinga subita proprio ad opera della formazione arancio blu? A Malmantile ci sperano. Anche perché, come recita una nota battuta cinematografica: “Non può piovere per sempre”.
![]() |
![]() |
|
CENTRO STORICO LEBOWSKI | 5 – 2 | MALMANTILE |
Caporali | 1 | Chiarelle |
Paoli | 2 | Manetti Alessio |
Valgimigli | 3 | Nicastro |
Lambardi | 4 | Anciello |
Pacifico | 5 | Brandani |
Zambon | 6 | Fraschini |
Lanfranchi | 7 | Manetti Tommaso |
Murras | 8 | Michelucci |
Piccioli | 9 | Laus |
Rocchini | 10 | Taddeucci |
Russo | 11 | Romanelli |
Morganti | 12 | Galli |
Anichini | 13 | Mercatali |
Paggetti | 14 | Bianchi |
Calonaci | 15 | Meoni |
Mediolani | 16 | |
Cammelli | 17 | |
Marcucci | 18 | |
De Andrade | 19 | |
Catolfi | 20 | |
Dimitri Baroni | All.: | Francesco Carota |
ARBITRO: Cavaliere di Firenze |
RETI: 34′ Rocchini, 39′ Murras, 46′ e 72′ Mediolani, 63′ e 76′ Meoni, 88′ rigore Piccioli |